MAREMMA TOSCANA

Maremma

Terme di Saturnia

Le terme di Saturnia costituiscono un insieme di sorgenti termali situate nel comune di Manciano, a pochi chilometri dalla località di Saturnia, rispetto alla quale sorgono nella sottostante vallata sud-orientale. Le sorgenti termali che alimentano le terme interessano un vasto territorio che spazia dal monte Amiata alle Colline dell’Albegna e del Fiora, fino a raggiungere la Maremma grossetana presso Roselle (terme di Roselle) e Talamone (Terme dell’Osa).
Le acque sulfuree sgorgano ad una temperatura di 37,5 °C e hanno rinomate proprietà terapeutiche, donando relax e benessere al solo immergervisi. Le principali cascate termali sono le cascate del Mulino, situate presso un vecchio mulino, dette anche Cascatelle o cascate del Gorello.

La portata della sorgente è di circa 800 litri al secondo e ciò garantisce un ottimale ricambio d’acqua; questa, a livello chimico, risulta sulfurea, carbonica, solfata, bicarbonato–alcalina, terrosa, con presenza di gas di idrogeno solforato ed anidride carbonica. I sali minerali disciolti nell’acqua ammontano a 2,79 grammi per litro.

L’area termale di Saturnia presenta, nel suo complesso, una vasta area liberamente fruibile ed una zona dove si è sviluppato il lussuoso stabilimento termale delle terme di Saturnia.

Scansano, Magliano e Pereta

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Capalbio

Il nome Capalbio sembra derivare da Caput Album o Campus Albus, per via degli alabastri bianchi che caratterizzano il luogo.

Il Castello di Capalbio faceva parte della donazione all’Abbazia dei Santi Anastasio e Vincenzo alle Tre Fontane nell’805 da parte di Carlo Magno. Del 1161 è il privilegio di papa Alessandro III che confermava quel possesso alla stessa abbazia. Pochi anni più tardi sono gli Aldobrandeschi ad ottenere in enfiteusi le terre di Capalbio dall’abbazia[6], che alla fine del XIII secolo, vengono conquistati da Orvieto.

In seguito Capalbio passò alla Repubblica di Siena, cadendo sotto il dominio degli Orsini. Si tratta di un periodo economicamente florido, durante il quale vengono realizzate opere importanti e arricchito il possedimento con mura, case, chiese e viene completata la Rocca, la cui costruzione era stata iniziata dagli Aldobrandeschi.

Monte Argentario

Argentario, (perimetro 39 km), un’antica isola saldatasi nel corso dei secoli al continente è oggi un alto promontorio roccioso, sovrastato dal Monte Telegrafo (m 635). Caratterizzato da una costa movimentata da golfi, punte, isolotti e minuscole, suggestive baie, è coperto da una folta macchia mediterranea e da coltivazioni di agrumi, olivi e viti. Tutto il tratto meridionale della riviera maremmana è dominato dalla presenza grandiosa di questo monte cui fanno corona nel mare le isole del Giglio, di Giannutri, o ancora Capraia, Montecristo, Pianosa e Gorgona.

C’è una anello stradale che abbraccia il monte Argentario, a tratti sterrata, lungo la quale si aprono splendidi panorami e suggestive calette dove l’acqua del mare è azzurrra, turchese, a volte color cobalto. L’Argentario è meta di un turismo attento, fuori dagli itinerari di massa: ideale per gli amanti del mare grazie alla presenza di tre porti (Port’Ercole, Porto S. Stefano e Cala Galera), gli amanti della natura, gli amanti della buona cucina maremmana, gli amanti dell’archeologia di cui la zona è particolarmente ricca di necropoli e musei etruschi , gli amanti del relax, e la notte l’Argentario offre attrazioni e svago per tutti.

Talamone

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Parco della Maremma

Il parco della Maremma è un territorio ricco di ecosistemi dove ambienti naturali e selvaggi si intrecciano con paesaggi in cui si legge l’attività e la presenza dell’uomo sin dai tempi remoti, in un equilibrio dinamico attento alla conservazione della sua grande biodiversità.E’ l’ambiente tipico dei monti dell’Uccellina, rilievi modesti solo per altitudine dove un manto di alberi e arbusti copre quasi uniformemente per oltre 3.000 ettari le colline, che con la sommità di Poggio Lecci raggiungono la quota di 417 metri s.l.m. La vegetazione forestale si presenta piuttosto eterogenea, dai lecci che è la specie dominante, alla tipica vegetazione della macchia mediterranea, con un fitto sottobosco ricco di diverse specie.La costa all’interno del Parco della Maremma si estende per 25 km da Principina a mare fino a Talamone e ricomprende la foce del fiume Ombrone a nord di Marina di Alberese. E’ una costa molto varia caratterizzata da spiagge sabbiose con ampie dune come a Collelungo e a Principina, baie come Cala di Forno e scogliere a picco come nel tratto di costa verso Talamone.Il territorio del Parco conserva circa 700 ettari di zone umide a testimonianza di un passato in cui stagni, paludi ed acquitrini erano il paesaggio dominante della Maremma. Gli ambienti palustri si trovano in prossimità della foce dell’Ombrone e sulla sua sponda destra con la Palude della Trappola, zona umida di importanza internazionale.

Vie cave etrusche alla scoperta di Sovana Sorano e Pitigliano

A soli trenta minuti di auto potete raggiungere Le Vie Cave, conosciute anche “tagliate”, sono una creazione ancora poco conosciuta degli Etruschi.

Questi affascinanti percorsi viari scavati a cielo aperto nelle colline di tufo non hanno raffronti in altre civiltà del mondo antico.

La Strada del Vino e dei sapori Colli di Maremma

Tocca tredici comuni maremmani: Campagnatico, Capalbio, Grosseto, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Manciano, Monte Argentario, Orbetello, Pitigliano, Roccalbegna, Scansano, Semproniano. Lungo questa strada troviamo un vino D.O.C.G. il Morellino di Scansano e quattro vini D.O.C. Ansonica dell’Argentario, Bianco di Pitigliano, Capalbio, Parrina e Sovana.

Per informazioni: Associazione Strada del Vino e dei Sapori Colli di Maremma, Piazza del Pretorio 4, 58054 Scansano tel. 0564 507381
Strada del Vino e dei Sapori Monteregio di Massa Marittima

La Strada del Vino e dei Sapori Monteregio di Massa Marittima

Attraversa otto comuni della Maremma:Massa Marittima, Monterotondo, Montieri, Follonica, Scarlino, Gavorrano, Roccastrada e Castiglione della Pescaia. Lungo questo percorso troviamo il Vino Monteregio D.O.C.

Per informazioni: Associazione Strada del Vino e dei Sapori Monteregio di Massa Marittima, Via Garibaldi 10, 58024 Massa Marittima, tel. 0566 902756.
Strada del Vino Montecucco e dei Sapori d’Amiata

La Strada del Vino Montecucco e dei Sapori d’Amiata

Attraversa dieci comuni maremmani: Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Castell’Azzara, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna, Santa Fiora, Seggiano e Semproniano. Su questo percorso troviamo il Vino Montecucco D.O.C.

Per informazioni: Associazione Strada del Vino Montecucco e dei Sapori d’Amiata, Piazzale Capitano Bruchi 1, 58044 Cinigiano, tel. 0564 994630